Provided by: manpages-it_4.27.0-1_all bug

NOME

       glob - Fare il globbing dei percorsi dei file

DESCRIZIONE

       Molto  tempo  fa, in UNIX V6, c'era un programma /etc/glob che espandeva i modelli di metacaratteri. Poco
       dopo venne incorporato nella shell.

       Al giorno d'oggi c'è anche una routine di libreria glob(3) che svolge la stessa funzione per un programma
       utente.

       Le regole sono le seguenti (POSIX.2, 3.13).

   Corrispondenze di metacaratteri
       Una stringa è un modello di metacaratteri se contiene uno dei caratteri '?', '*' o  '['.  Il  globbing  è
       l'operazione che espande un modello di metacaratteri in un elenco di percorsi che corrisponde al modello.
       Una corrispondenza è definita da:

       Un '?' (non fra virgolette) corrisponde ad un carattere singolo.

       Un '*' (non fra virgolette) corrisponde a qualsiasi stringa, compresa quella vuota.

       Classi di carattere

       Un'espressione  nella  forma  "[...]",  in  cui  il  primo  carattere  dopo  la '[' iniziale non è un '!'
       corrisponde ad un carattere singolo, cioè a qualsiasi carattere fra quelli racchiusi tra le parentesi. La
       stringa tra le parentesi non può essere vuota; perciò è possibile avere una  ']'  fra  parentesi,  purché
       essa sia il primo carattere (perciò "[][!]" corrisponde ai tre caratteri '[', ']' e '!').

       Intervalli

       C'è una convenzione speciale: due caratteri separati da '-' indicano un intervallo. (Perciò "[A-Fa-f0-9]"
       equivale  a  "[ABCDEFabcdef0123456789]"). Si può includere un '-' col suo significato letterale ponendolo
       al primo o all'ultimo posto fra le parentesi (perciò "[]-]" corrisponde solo ai due caratteri ']' e  '-',
       e "[--0]" corrisponde ai tre caratteri '-', '.', '0', dato che '/' non ha corrispondenze).

       Complementazione

       Un'espressione  "[!...]"  corrisponde  ad  un  carattere  singolo,  cioè  a  qualsiasi  carattere cui non
       corrisponda l'espressione ottenuta rimuovendo il '! ' iniziale (perciò "[!]a-]" corrisponde  a  qualsiasi
       carattere singolo eccetto ']', 'a' e '-'.).

       Si  può  rimuovere il significato speciale di '?', '*' e '[' facendoli precedere da una backslash, o, nel
       caso l'espressione sia parte di una riga di comando della shell, ponendoli  fra  virgolette  doppie.  Fra
       parentesi  quadre questi caratteri hanno un significato letterale. Perciò "[[?*\]" corrisponde ai quattro
       caratteri '[', '?', '*' e '\'.

   Percorsi
       Il globbing si applica separatamente a ogni componente di un percorso. A uno '/' in un percorso  non  può
       corrispondere uno dei metacaratteri '?' o '*', né un intervallo come "[.-0]". Un intervallo contenente un
       carattere  '/'  esplicito  è  sintaticamente  scorretto.  (POSIX  richiede  che  i modelli sintaticamente
       scorretti sianolasciati immodificati.)

       Se il nome di un file inizia con un '.', deve esserci una corrispondenza esplicita  per  il  '.'  (perciò
       rm * non rimuove .profile, e tar c * non archivia tutti i file: tar c . è meglio).

   Elenchi vuoti
       La  chiara  e semplice regola precedente: "espandere un modello di metacaratteri in un elenco di percorsi
       che corrisponde al modello» era la definizione originale di Unix. Permetteva modelli che  si  espandevano
       in elenchi vuoti, come in

           xv -wait 0 *.gif *.jpg

       quando,  magari,  non  c'è nessun file *.gif (e questo non causa un errore). D'altra parte POSIX richiede
       che un modello di metacaratteri non venga modificato se è sintatticamente sbagliato o  se  la  lista  dei
       percorsi corrispondenti è vuota. Con bash si può forzare il comportamento classico con questo comando:

           shopt -s nullglob

       (Problemi simili accadono in altri casi. Per esempio, mentre script vecchi usano

           rm `find . -name "*~"`

       per uno script nuovo bisogna usare

           rm -f nosuchfile `find . -name "*~"`

       per evitare messaggi di errore di rm invocato con un elenco vuoto di argomenti).

NOTE

   Espressioni regolari
       Si noti che i modelli di metacaratteri non sono espressioni regolari, per quanto si assomiglino. Prima di
       tutto  corrispondono a nomi di file piuttosto che a testo; inoltre le convenzioni non sono le stesse: per
       esempio, '*' in un'espressione regolare significa zero o più copie di quanto precede.

       Ora che le espressioni regolari usano espressioni fra parentesi quadre in cui la negazione è indicata con
       un '^', POSIX ha dichiarato indefinito l'effetto di un modello come"[^...]".

   Classi di carattere e internazionalizzazione
       Naturalmente gli intervalli erano originariamente interpretati come intervalli  ASCII,  per  cui  "[ -%]"
       stava  per  "[ !"#$%]"  e  "[a-z]"  per  "una  qualsiasi  minuscola".  Alcune  implementazioni Unix hanno
       generalizzato questo comportamento in modo tale che l'intervallo X-Y denoti l'insieme di caratteri i  cui
       codici  sono  compresi  fra  il  codice di X e quello di Y. Comunque ciò richiede che l'utente conosca la
       codifica usata sul sistema locale, e, inoltre,  non  è  comodo  quando  la  sequenza  di  collazione  per
       l'alfabeto  locale  è diversa dall'ordine dei codici di carattere. Perciò POSIX ha notevolmente esteso la
       notazione parentetica, sia per i modelli di metacaratteri che per le espressioni regolari. Prima  abbiamo
       visto  tre  tipi  di  argomenti  che  possono  apparire in un'espressione parentetica: vale a dire (i) la
       negazione, (ii) caratteri singoli espliciti e (iii) intervalli. POSIX definisce gli intervalli in un modo
       internazionalmente più utile e aggiunge altri tre tipi:

       (iii) Intervalli del tipo X-Y che includono tutti i caratteri compresi tra X e Y (inclusi) nella sequenza
       di collazione definita dalla categoria LC_COLLATE nella localizzazione corrente.

       (iv) Classi di carattere con nome, come

       [:alnum:]  [:alpha:]  [:blank:]  [:cntrl:]
       [:digit:]  [:graph:]  [:lower:]  [:print:]
       [:punct:]  [:space:]  [:upper:]  [:xdigit:]

       in modo da poter dire "[[:lower:]]" al posto di "[a-z]" e ottenere il risultato corretto anche in danese,
       dove ci sono tre lettere nell'alfabeto che vengono dopo la 'z'. Queste classi di carattere sono  definite
       dalla categoria LC_CTYPE nella localizzazione corrente.

       (v)  Elementi  di collazione, come "[.ch.]" o "[.a-acute.]", in cui la stringa compresa fra "[." e ".]" è
       un elemento di collazione definito dalla localizzazione corrente.  Si  noti  che  questo  può  essere  un
       elemento composto da più caratteri.

       (vi)  Una  classe di equivalenza, come "[=a=]", in cui la stringa compresa tra "[=" e "=]" è un qualsiasi
       elemento di collazione nella sua classe di equivalenza, come definita dalla localizzazione corrente.  Per
       esempio,      "I[[=a=]]"      potrebbe      essere      equivalente      a      "[aáàäâ]",     cioè     a
       "[a[.a-acute.][.a-grave.][.a-umlaut.][.a-circumflex.]]".

VEDERE ANCHE

       sh(1), fnmatch(3), glob(3), locale(7), regex(7)

TRADUZIONE

       La  traduzione  italiana  di  questa  pagina  di  manuale  è   stata   creata   da   Ottavio   G.   Rizzo
       <rizzo@pluto.linux.it>,  Giulio  Daprelà  <giulio@pluto.it>, Elisabetta Galli <lab@kkk.it>, Marco Curreli
       <marcocurreli@tiscali.it> e Giuseppe Sacco <eppesuig@debian.org>

       Questa traduzione è documentazione libera; leggere la GNU General Public License Versione 3 o  successiva
       per le condizioni di copyright. Non ci assumiamo alcuna responsabilità.

       Per  segnalare  errori  nella  traduzione  di  questa  pagina  di  manuale  inviare un messaggio a pluto-
       ildp@lists.pluto.it.

Linux man-pages 6.9.1                            15 giugno 2024                                          glob(7)