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NOME

       hd - MFM/IDE hard disk devices

DESCRIZIONE

       I  dispositivi  hd*  sono file speciali a blocchi per l'accesso ai drive dei dischi fissi MFM/IDE in modo
       «raw». Il primo disco (master) sul primo controller IDE (numero primario  3)  è  hda;  il  secondo  disco
       (slave) è hdb. Il primo disco del secondo controller (numero primario 22) è hdc e il secondo disco è hdd.

       I  nomi generali per i dispositivi IDE hanno la forma hdX o hdXP, dove X è una lettera indicante il disco
       fisico e P è un numero indicante la partizione su quel disco fisico. La prima forma, hdX, viene usata per
       indirizzare l'intero disco. I numeri di partizione vengono assegnati nell'ordine  in  cui  le  partizioni
       vengono  scoperte,  e  solo quelle non vuote e non estese ottengono un numero. D'altra parte, i numeri di
       partizione da 1 a  4  vengono  assegnati  alle  quattro  partizioni  descritte  nel  MBR  (le  partizioni
       «primarie»),  sia  che  siano  inutilizzate sia che siano estese. Perciò, la prima partizione logica sarà
       hdX5. Sia il partizionamento di tipo DOS sia le «disklabel» di BSD sono supportate. Si possono avere fino
       a 63 partizioni in un disco IDE.

       Per esempio, /dev/hda si riferisce all'intero primo disco IDE del sistema, e /dev/hdb3 si riferisce  alla
       terza partizione «primaria» sul secondo disco.

       I file speciali sono creati tipicamente con:

           mknod -m 660 /dev/hda b 3 0
           mknod -m 660 /dev/hda1 b 3 1
           mknod -m 660 /dev/hda2 b 3 2
           ...
           mknod -m 660 /dev/hda8 b 3 8
           mknod -m 660 /dev/hdb b 3 64
           mknod -m 660 /dev/hdb1 b 3 65
           mknod -m 660 /dev/hdb2 b 3 66
           ...
           mknod -m 660 /dev/hdb8 b 3 72
           chown root:disk /dev/hd*

FILE

       /dev/hd*

VEDERE ANCHE

       chown(1), mknod(1), sd(4), mount(8)

TRADUZIONE

       La traduzione italiana di questa pagina di manuale è stata creata da Alessandro Rubini <rubini@linux.it>,
       Giulio   Daprelà   <giulio@pluto.it>,   Marco   Curreli   <marcocurreli@tiscali.it>   e   Giuseppe  Sacco
       <eppesuig@debian.org>

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Linux man-pages 6.9.1                             2 maggio 2024                                            hd(4)