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NOME

       charsets - gli standard degli insiemi di caratteri e internazionalizzazione

DESCRIZIONE

       Questa  pagina  di  manuale fa una panoramica sui diversi standard per gli insiemi di caratteri e su come
       sono stati usati in Linux prima che Unicode diventasse onnipresente. Alcune di queste  informazioni  sono
       ancora utili per le persone che lavorano con sistemi e documentazione datati.

       Gli standard discussi includono ASCII, GB 2312, ISO 8859, JIS, KOI8-R, KS, e Unicode.

       Verrà  data  maggiore importanza agli insiemi di caratteri effettivamente usati come insiemi di caratteri
       di localizzazione, non sulla miriade di altri insiemi presenti nei dati in altri sistemi.

   ASCII
       ASCII (American Standard Code For Information Interchange) è l'insieme di caratteri originale  a  7  bit,
       creato in origine per l'inglese americano; è noto anche come US-ASCII. Viene ora descritto dallo standard
       ISO 646:1991 IRV (International Reference Version).

       Sono  apparse  diverse  varianti  ASCII  che  sostituiscono il simbolo del dollaro con i simboli di altre
       valute, e la punteggiatura con caratteri alfabetici non inglesi per includere altri  caratteri  a  7  bit
       tedeschi,  francesi, spagnoli ed altri. Sono tutte deprecate, in quanto glibc non supporta localizzazioni
       in cui gli insiemi di caratteri non siano veri insiemi di ASCII.

       Poiché Unicode, quando si usa UTF-8, è compatibile con ASCII, un testo semplice in  formato  ASCII  viene
       ugualmente interpretato correttamente sui sistemi moderni che usano UTF-8.

   ISO 8859
       ISO 8859 è una serie di 15 insiemi di caratteri a 8 bit che contengono ASCII nella metà bassa (quella a 7
       bit), caratteri invisibili di controllo nelle posizioni da 128 a 159 e 96 grafici a larghezza fissa nelle
       posizioni da 160 a 255.

       Di  questi,  il più importante è ISO 8859-1 ("Latin Alphabet No. 1" / Latin-1). È adottato diffusamente e
       supportato da diversi sistemi, e lo si sta gradualmente sostituendo con Unicode.

       Il supporto di console per gli altri insiemi di carattere 8859 è disponibile in Linux grazie a utilità in
       modalità utente (come setfont(8)) che modificano le associazioni di tasti e la  tabella  grafica  EGA,  e
       impiegano una "mappa utente" per la tabella di caratteri nel driver di console.

       Here are brief descriptions of each character set:

       8859-1 (Latin-1)
              Latin-1  covers  many  European  languages  such  as  Albanian,  Basque, Danish, English, Faroese,
              Galician, Icelandic, Irish, Italian, Norwegian, Portuguese, Spanish, and Swedish. The lack of  the
              ligatures Dutch IJ/ij, French œ, and old-style „German“ quotation marks was considered tolerable.

       8859-2 (Latin-2)
              Latin-2  supporta  molte lingue dell'Europa centrale e orientale a caratteri latini come bosniaco,
              ceco, croato, polacco, slovacco, sloveno, tedesco e ungherese. Sostituire il rumeno ș/ț con ş/ţ  è
              ritenuto tollerabile.

       8859-3 (Latin-3)
              Latin-3  è  stato  creato  per esperanto, maltese e turco; per il turco è stato poi soppiantato da
              8859-9.

       8859-4 (Latin-4)
              Latin-4 ha introducotto lettere per le lingue nord-occidentali come estone, lettone e lituano,  ma
              è stato soppiantato da 8859-10 e 8859-13.

       8859-5 Lettere  cirilliche  per  bulgaro,  bellorusso,  macedone,  russo,  serbo  e (quasi completamente)
              ucraino. Non è mai stato usato molto; vedere più avanti la discussione su KOI8-R.

       8859-6 È stato creato per l'arabo. La tabella di glifi 8859-6 contiene un insieme di caratteri fissi  con
              lettere  distinte,  ma  un  appropriato  motore  di  visualizzazione dovrebbe combinarli usando le
              corrette forme iniziali, mediane e finali.

       8859-7 È stato creato per il greco moderno nel 1987, e aggiornato nel 2003.

       8859-8 Supporta l'ebraico moderno senza niqud (segni di punteggiatura).  Niqud  e  lo  sviluppo  completo
              dell'ebraico della Bibbia vanno al di là degli scopi di questo insieme di caratteri.

       8859-9 (Latin-5)
              Questa è una variante di Latin-1 che sostituisce le lettere islandesi con quelle turche.

       8859-10 (Latin-6)
              Latin-6  ha aggiunto le inuit (groenlandese) e sami (lappone) mancanti in Latin-4, così da coprire
              l'intera area nordica.

       8859-11
              Supporta l'alfabeto thai ed è quasi era identica allo standard TIS-620.

       8859-12
              This character set does not exist.

       8859-13 (Latin-7)
              Supporta il linguaggio baltico Rim: in particolare, include i caratteri lettoni  non  inseriti  in
              Latin-4.

       8859-14 (Latin-8)
              Insieme  di  caratteri  celtici, che comprende l'irlandese antico, la lingua dell'isola di Man, il
              gaelico, il gallese, la lingua della Cornovaglia e il bretone.

       8859-15 (Latin-9)
              Latin-9 è simile al Latin-1 comunemente usato, ma sostituisce alcune simboli meno  comuni  con  il
              simbolo dell'Euro e alcune lettere francesi e finlandesi assenti in Latin-1.

       8859-16 (Latin-10)
              This  character  set  covers  many  Southeast  European  languages,  and most importantly supports
              Romanian more completely than Latin-2.

   KOI8-R / KOI8-U
       KOI8-R è un insieme di caratteri non ISO molto diffuso in Russia prima  dell'Unicode.  La  metà  bassa  è
       ASCII;  la metà alta contiene un insieme di caratteri cirillici, concepito un po' meglio di quello di ISO
       8859-5. KOI8-U, basato su KOI8-R, ha un miglior supporto per  l'ucraino.  Nessuno  di  questi  insiemi  è
       compatibile con ISO-2022, diversamente dalla serie ISO 8859.

       Il  supporto  di console per KOI8-R è disponibile in Linux grazie a utilità in modo utente che modificano
       le associazioni di tastiera e la tabella grafica EGA, e impiegano una "mappa utente" per  la  tabella  di
       caratteri nel driver di console.

   GB 2312
       GB  2312  è un insieme nazionale di caratteri standard cinesi di terraferma usato per esprimere il cinese
       semplificato. Proprio come JIS X 0208, i caratteri vengono mappati in una matrice 94x94 a due byte  usata
       per  costruire  EUC-CN.  EUC-CN è la codifica più importante per Linux e include ASCII e GB 2312. Si noti
       che EUC-CN spesso è chiamato GB, GB 2312 o CN-GB.

   Big5
       Big5 è un insieme di caratteri popolare in Taiwan che esprime il cinese  tradizionale.  (Big5  è  sia  un
       insieme  di  caratteri  che  una  codifica).  È  un super-insieme di ASCII. I caratteri non ASCII vengono
       espressi in due byte. I byte 0xa1–0xfe vengono usati come byte iniziali per i caratteri a due byte.  Big5
       e la sua estensione sono largamente usati a Taiwan e Hong Kong. Non è conforme a ISO 2022.

   JIS X 0208
       JIS X 0208 è un insieme nazionale di caratteri standard giapponesi. Anche se ci sono alcuni altri insiemi
       di caratteri standard in Giappone (come JIS X 0201, JIS X 0212 e JIS X 0213), questo è il più importante.
       I  caratteri  vengono  mappati  in  una  matrice 94x94 a due byte, e ogni byte è compreso nell'intervallo
       0x21–0x7e. Si noti che JIS X 0208 è un insieme di caratteri, non una codifica: questo significa che JIS X
       0208 non può essere usato per indicare dati di testo. Si usa come componente per costruire codifiche come
       EUC-JP, Shift_JIS e ISO-2022.JP. EUC-JP è la codifica più importante sotto Linux, e include ASCII e JIS X
       0208. In questa codifica i caratteri JIS X 0208 vengono espressi in due  byte,  ognuno  dei  quali  è  il
       codice JIS X 0208 più 0x80.

   KS X 1001
       KS  X  1001  è  un  insieme nazionale di caratteri standard coreani. Proprio come JIS X 0208, i caratteri
       vengono mappati in una matrice 94x94 a due byte. KS X 1001 si usa come JIS X 0208,  come  componente  per
       costruire  codifiche come EUC-KR, Johab e ISO-2022-KR. EUC-KR è la codifica più importante sotto Linux, e
       include ASCII E KS X 1001. KS C 5601 è il vecchio nome di KS X 1001.

   ISO 2022 e ISO 4873
       Gli standard ISO 2022 e 4873 descrivono un modello di controllo dei caratteri basato sugli usi di  VT100.
       Questo modello è (parzialmente) supportato dal kernel di Linux e da xterm(1). Sono state definite diverse
       codifiche di caratteri basate su ISO 2002, specialmente per il giapponese.

       Ci  sono  quattro  insiemi  di  caratteri  grafici,  chiamati G0, G1, G2 e G3: uno di loro è l'insieme di
       caratteri attuale per i codici con bit più alto zero (inizialmente G0), e uno di loro è l'insieme attuale
       per i codici con bit più alto uno (inizialmente G1). Ciascun insieme di caratteri  grafici  ha  94  o  96
       caratteri  ed  è essenzialmente un insieme a sette bit. Usa i codici 040–0177 (041–0176) oppure 0240–0377
       (0241–0376). G0 ha sempre 94 elementi e usa i codici 041–0176.

       Si passa da un insieme all'altro attraverso le funzioni di cambiamento ^N (SO or LS1), ^O  (SI  or  LS0),
       ESC n (LS2), ESC o (LS3), ESC N (SS2), ESC O (SS3), ESC ~ (LS1R), ESC } (LS2R), ESC | (LS3R). La funzione
       LSn  fa  sì  che l'insieme Gn sia quello attuale per codici con bit più alto zero. La funzione LSnR fa sì
       che l'insieme Gn sia quello attuale per codici con bit più alto uno. La funzione SSn fa sì che  l'insieme
       Gn (n=2 o 3) sia quello attuale per il solo carattere successivo (qualsiasi sia il valore del suo bit più
       alto).

       Un  insieme  da  94 caratteri viene denotato come insieme Gn da una sequenza di escape ESC ( xx (per G0),
       ESC ) xx (per G1), ESC * xx (per G2), ESC + xx (per G3), dove xx è un simbolo o  una  coppia  di  simboli
       trovati  in  ISO  2375  International  Register  of Coded Character Sets. Per esempio,  ESC ( @ seleziona
       l'insieme di caratteri ISO 646 come G0, ESC ( A seleziona l'insieme standard UK (con la sterlina al posto
       del simbolo numerico), ESC ( B seleziona l'ASCII (col dollaro al posto del simbolo monetario),  ESC  (  M
       seleziona  un  insieme  di caratteri per le lingue africane, ESC ( ! A seleziona l'insieme cubano, e così
       via.

       Un insieme da 96 caratteri viene denotato come l'insieme Gn da una sequenza di escape ESC - xx (per  G1),
       ESC . xx (per G2), o ESC / xx (per G3). Per esempio, ESC - G seleziona l'alfabeto ebraico come G1.

       Un  insieme multibyte viene denotato come insieme Gn da una sequenza di escape ESC $ xx o ESC $ ( xx (per
       G0), ESC $ ) xx (per G1), ESC $ * xx (per G2), ESC $ + xx (per G3). Per esempio,  ESC  $  (  C  seleziona
       l'insieme  di  caratteri coreano come G0. L'insieme giapponese selezionato da ESC $ B ha una versione più
       recente selezionata da ESC & @ ESC $ B.

       ISO 4873 stabilisce un uso più restrittivo degli insiemi, in cui G0 è fisso (sempre  ASCII),  facendo  sì
       che  G1,  G2  e  G3  possano  essere  invocati  solo  per  codici  in cui il bit più alto è impostato. In
       particolare, ^N e ^O  non vengono più usati, ESC (xx può essere usato solo con xx=B, e ESC) xx, ESC * xx,
       ESC + xx sono equivalenti, rispettivamente, a ESC - xx, ESC . xx, ESC / xx.

   TIS-620
       TIS 620 è un insieme nazionale di caratteri standard tailandesi, ed è un super-insieme di ASCII. Come  le
       serie ISO 8859, i caratteri Thai sono mappati in 0xa1–0xfe.

   Unicode
       Unicode  (ISO  10646)  è uno standard il cui scopo è rappresentare senza ambiguità ogni carattere di ogni
       lingua umana. La struttura di Unicode permette 20.1 bit per  codificare  qualunque  carattere.  Dato  che
       molti  computer non includono interi a 20.1 bit, Unicode solitamente è internamente codificato con interi
       a 32 bit e con una serie di interi a 16 bit (UTF-16, che ha bisogno di due interi a 16  bit  solo  quando
       codifica alcuni rari caratteri) o con una serie di byte a 8 bit (UTF-8).

       Linux rappresenta Unicode tramite il "Formato di trasferimento Unicode" (Unicode Transfer Format) a 8 bit
       (UTF-8).  UTF-8  è una codifica di Unicode a lunghezza variabile. Usa 1 byte per codificare 7 bit, 2 byte
       per 11 bit, 3 byte per 16 bit, 4 byte per 21 bit, 5 byte per 26 bit e 6 byte per 31 bit.

       Poniamo che 0,1,x sia uno zero, uno o un bit arbitrario. Un byte 0xxxxxxx rappresenta l'Unicode  00000000
       0xxxxxxx,  che  codifica lo stesso simbolo dell'ASCII 0xxxxxxx. Perciò, ASCII rimane invariato in UTF-8 e
       coloro che usano solo ASCII non notano nessuna differenza: né nel codice, né nella dimensione del file.

       Un byte 110xxxxx è l'inizio di una codifica a due byte, dove 110xxxxx 10yyyyyy sta per 00000xxx xxyyyyyy.
       Un byte 1110xxxx è l'inizio di una codifica a tre byte, dove 1110xxxx 10yyyyyy 10zzzzzz sta per  xxxxyyyy
       yyzzzzzz.  (Se  si  usa  UTF-8  per  codificare  l'ISO 10646 a 31 bit, la progressione continua fino alle
       codifiche a 6 byte.)

       Per la maggior parte dei testi codificati con insiemi di caratteri  ISO  8859,  questo  significa  che  i
       caratteri  al  di  fuori  dell'ASCII  sono  ora  codificati  con due byte. Ciò tende ad espandere un file
       ordinario di testo dell'uno o due per cento. Per i testi russi o greci, espande file  ordinari  di  testo
       del  100%,  dato che il testo in queste lingue è quasi tutto al di fuori dell'ASCII. Per gli utilizzatori
       giapponesi significa che la codifica a 16 bit oggi comunemente usata userà tre byte.  Anche  se  ci  sono
       algoritmi  di  conversione  da  alcuni  insiemi  di  caratteri  (specialmente  ISO-8859-1)  a Unicode, la
       conversione generale richiede l'uso di tabelle di conversione, che possono essere  piuttosto  grandi  per
       codifiche a 16 bit.

       Si  noti  che  UTF-8  è  autosincronizzante: 10xxxxxx è una coda, e qualsiasi altro byte è la testa di un
       codice. Si noti anche che l'unico modo in cui un byte ASCII può comparire in una sequenza UTF-8 è come se
       stesso. In particolare, non ci sono byte NULL ('\0') inseriti o '/'s che formano una parte di  un  codice
       più lungo.

       Poiché  ASCII e, in particolare, NUL e '/' sono invariati, il kernel non si rende conto che si sta usando
       UTF-8. Non gli interessa il significato dei byte di cui si occupa.

       Le sequenze di dati Unicode sono solitamente rese attraverso tabelle di  "sottocaratteri"  che  associano
       sottoinsiemi  di  Unicode  a glifi. Internamente, il kernel usa Unicode per descrivere il sottoinsieme di
       caratteri caricato nella RAM video. Ciò significa che nella console Linux in modalità UTF-8 si può  usare
       un  insieme  di  caratteri  con  512  simboli  diversi. Questo non è sufficiente per giapponese, cinese e
       coreano, ma basta per la maggior parte degli altri utilizzi.

VEDERE ANCHE

       iconv(1), ascii(7), iso_8859-1(7), unicode(7), utf-8(7)

TRADUZIONE

       La  traduzione  italiana  di  questa  pagina  di  manuale  è   stata   creata   da   Ottavio   G.   Rizzo
       <rizzo@pluto.linux.it>, Elisabetta Galli <lab@kkk.it> e Marco Curreli <marcocurreli@tiscali.it>

       Questa  traduzione è documentazione libera; leggere la GNU General Public License Versione 3 o successiva
       per le condizioni di copyright. Non ci assumiamo alcuna responsabilità.

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       ildp@lists.pluto.it.

Linux man-pages 6.03                             5 febbraio 2023                                     charsets(7)