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NOME

       readv, writev, preadv, pwritev, preadv2, pwritev2 - leggono o scrivono dati in buffer multipli

SINTASSI

       #include <sys/uio.h>

       ssize_t readv(int fd, const struct iovec *iov, int iovcnt);

       ssize_t writev(int fd, const struct iovec *iov, int iovcnt);

       ssize_t preadv(int fd, const struct iovec *iov, int iovcnt,
                      off_t offset);

       ssize_t pwritev(int fd, const struct iovec *iov, int iovcnt,
                       off_t offset);

       ssize_t preadv2(int fd, const struct iovec *iov, int iovcnt,
                       off_t offset, int flags);

       ssize_t pwritev2(int fd, const struct iovec *iov, int iovcnt,
                        off_t offset, int flags);

   Macro per test di funzionalità per glibc (vedere feature_test_macros(7)):

       preadv(), pwritev():
           a partire da glibc 2.19:
               _DEFAULT_SOURCE
           Glibc 2.19 e precedenti:
               _BSD_SOURCE

DESCRIZIONE

       La  chiamata  di  sistema  readv() legge i buffer iovcnt dal file associato al descrittore di file fd nei
       buffer descritti da iov ("scatter input").

       La chiamata di sistema writev() scrive i buffer di dati iovcnt descritti da iov  nel  file  associato  al
       descrittore di file fd ("gather output").

       Il puntatore iov punta a un array di strutture iovec, definite in <sys/uio.h> come:

           struct iovec {
               void  *iov_base;    /* Indirizzo di partenza */
               size_t iov_len;     /* Numero di byte da trasferire */
           };

       La  chiamata  di  sistema  readv()  funziona  esattamente  come  read(2) tranne per il fatto che i buffer
       multipli sono riempiti.

       La chiamata di sistema writev() funziona esattamente come write(2) tranne  per  il  fatto  che  i  buffer
       multipli sono svuotati.

       I  buffer sono elaborati in ordine di array. Ciò significa che readv() riempie completamente iov[0] prima
       di procedere a iov[1], e così via. (Se ci sono dati insufficienti allora non tutti i  buffer  puntati  da
       iov  possono  essere  riempiti)  Similarmente,  writev()  estrae  l'intero  contenuto  di iov[0] prima di
       procedere a iov[1], e così via.

       I trasferimenti di dati eseguiti da readv() e writev() sono  atomici:  il  dato  scritto  da  writev()  è
       scritto  come un blocco singolo che non è mescolato con output provenienti da scritture in altri processi
       (tuttavia si veda pipe(7) per un'eccezione); analogamente,  readv()  è  garantito  che  legga  un  blocco
       contiguo  di  dati  dal  file,  indipendentemente  dalle operazioni di lettura eseguite in altri thread o
       processi che hanno descrittori di file che fanno riferimento alla stessa descrizione di file  aperto  (si
       veda open(2)).

   preadv() e pwritev()
       La  chiamata  di  sistema  preadv()  combina le funzionalità di readv() e di pread(2). Realizza lo stesso
       compito di readv(), ma aggiunge un quarto argomento, offset, che specifica la posizione nel file (offset)
       alla quale dev'essere effettuata l'operazione di input.

       La chiamata di sistema pwritev() combina le funzionalità di writev() e di pwrite(2). Realizza  lo  stesso
       compito  di  writev(),  ma  aggiunge  un  quarto  argomento,  offset, che specifica la posizione nel file
       (offset) alla quale dev'essere effettuata l'operazione di input.

       L'offset nel file non viene modificato da queste chiamate di sistema. Il file al quale fa riferimento  fd
       deve poter permettere il posizionamento a un offset.

   preadv2() e pwritev2()
       Queste  chiamate  di  sistema  sono  simili  alle  chiamate preadv() e pwritev(), ma aggiungono un quinto
       argomento, flags, che modifica il comportamento a seconda del tipo di chiamata.

       A differenza di preadv() e pwritev(), se l'argomento offset è -1, viene usato e aggiornato  l'offset  del
       file corrente.

       L'argomento flags contiene un OR binario di zero o più dei seguenti flag:

       RWF_DSYNC (da Linux 4.7)
              Equivale a richiedere a livello di una singola scrittura la funzione richiesta dal flag O_DSYNC di
              open(2).  Questo  flag  è  significativo  solo  per pwritev2(), e il suo risultato si applica solo
              all'intervallo di dati scritto dalla chiamata di sistema.

       RWF_HIPRI (da Linux 4.6)
              Lettura/scrittura ad alta priorità. Permette ai filesystem basati su blocchi di usare la  funzione
              di polling (interrogazione periodica) del dispositivo, il che permette di abbreviare il periodo di
              latenza,  ma  può  implicare  il consumo di ulteriori risorse. (Attualmente, questa funzionalità è
              usabile solo su un descrittore di fileaperto usando il flag O_DIRECT.)

       RWF_SYNC (da Linux 4.7)
              Costituisce un equivalente per ogni singola scrittura (per-write)  del  flag  O_SYNC  di  open(2).
              Questo flag è significativo solo per pwritev2(), e il suo risultato si applica solo all'intervallo
              di dati scritto dalla chiamata di sistema.

       RWF_NOWAIT (da Linux 4.14)
              Non attende i dati che non sono immediatamente disponibili. Se è stato specificato questo flag, la
              chiamata  di  sistema  preadv2()  torna  al chiamante senza fare nulla se i dati da leggere devono
              essere rintracciati da disco o se occorre attendere per un lock Se qualche dato è stato letto  con
              successo,  restituisce il numero di byte letti. Se non è stato letto nessun byte, restituisce -1 e
              imposta errno a EAGAIN. Attualmente, questo flag è significativo solo per preadv2().

       RWF_APPEND (da Linux 4.16)
              Costituisce un equivalente per ogni singola scrittura (per-write) del flag O_APPEND open(2)  flag.
              Questo flag è significativo solo per pwritev2(), e il suo risultato si applica solo all'intervallo
              di  dati  scritto  dalla  chiamata di sistema. L'argomento offset non influisce sull'operazione di
              scrittura; i dati sono sempre accodati alla fine del file. Comunque, se l'argomento offset  è  -1,
              si usa e si aggiorna il file all'offset corrente.

VALORE RESTITUITO

       In  caso  di  successo,  readv(),  preadv()  e preadv2() restituiscono il numero di byte letti; writev(),
       pwritev() e pwritev2() restituiscono il numero di byte scritti.

       Si noti che non è un errore per una chiamata andata a buon fine trasferire meno byte di quelli  richiesti
       (si veda read(2) e write(2)).

       In caso di errore viene restituito -1 , e errno è impostato appropriatamente.

ERRORI

       Gli  errori  sono  gli  stessi  di  read(2)  e  write(2).  Per  di più, preadv(), preadv2(), pwritev(), e
       pwritev2() possono anche non andare a buon fine per le stesse ragioni di lseek(2). Inoltre sono  definiti
       i seguenti errori:

       EINVAL La somma dei valori iov_len supera un valore ssize_t.

       EINVAL Il vettore conteggio, iovcnt, è minore di zero o maggiore del massimo permesso.

       EOPNOTSUPP
              Un flag sconosciuto è specificato in flags.

VERSIONI

       preadv()  e  pwritev() sono apparse per la prima volta in Linux 2.6.30; il supporto alla libreria è stato
       aggiunto in glibc 2.10.

       preadv2() e pwritev2() sono apparse per la prima volta in Linux 4.6. Il supporto alla  libreria  è  stato
       aggiunto in  glibc 2.26.

CONFORME A

       readv(),  writev():  POSIX.1-2001,  POSIX.1-2008,  4.4BSD (queste chiamate di sistema sono apparse per la
       prima volta in 4.2BSD).

       preadv(), pwritev(): non standard, però presente anche nei sistemi BSD moderni.

       preadv2(), pwritev2(): Estensione Linux non standard.

NOTE

       POSIX.1 permette un'implementazione per porre un limite al numero di elementi che possono essere  passati
       in  iov. Un'implementazione può pubblicizzare i suoi limiti definendo IOV_MAX in <limits.h> o in run time
       attraverso il valore restituito da sysconf(_SC_IOV_MAX). Sui sistemi Linux moderni,  il  limite  è  1024,
       prima di Linux 2.0 questo limite era 16.

   Differenze tra la libreria C e il kernel
       Le  chiamate  di  sistema dirette preadv() e pwritev() hanno firme che differiscono leggermente da quelle
       delle corrispondenti funzioni wrapper della libreria GNU C  viste  nella  SINTASSI.  L'argomento  finale,
       offset, è spacchettato dalle funzioni wrapper in due argomenti nelle chiamate di sistema:

        unsigned long pos_l, unsigned long pos

       Questi argomenti contengono, rispettivamente, i 32 bit meno significativi e i 32 bit più significativi di
       offset.

   Precedenti differenze tra la libreria C e il kernel
       Per  affrontare il fatto che IOV_MAX era così basso nelle prime versioni di Linux, le funzioni wrapper di
       glibc per readv() e writev() facevano un lavoro aggiuntivo se rilevavano che la sottostante  chiamata  di
       sistema  al  kernel  falliva  perché  era  stato  superato questo limite. Nel caso di readv() la funzione
       wrapper allocava un buffer temporaneo abbastanza grande  per  tutti  gli  elementi  specificati  da  iov,
       passava questo buffer in una chiamata a read(2), copiava i dati dal buffer alle posizioni specificate dai
       campi  iov_base  degli  elementi  di  iov,  e infine liberava il buffer. La funzione wrapper per writev()
       eseguiva l'attività analoga usando un buffer temporaneo e una chiamata a write(2).

       La necessità di questo sforzo aggiuntivo nelle funzioni wrappr glibc si rilevò con le versioni  di  Linux
       2.2  e superiori. Comunque, glibc continuò con questo comportamento fino alla versione 2.10. A partire da
       glibc versione 2.9, le funzioni wrapper prevedono questo comportamento solo se la libreria rileva che  il
       sistema  sta eseguendo un kernel Linux più vecchio della versione 2.6.18 (unna versione del kernel scelta
       arbitrariamente). E da glibc 2.20 (che richiede una versione del kernel Linux superiore alla 2.6.32),  le
       funzioni wrapper di glibc invocano sempre le chiamate di sistema direttamente.

ESEMPI

       Il seguente codice di esempio mostra l'uso di writev():

           char *str0 = "hello ";
           char *str1 = "world\n";
           struct iovec iov[2];
           ssize_t nwritten;

           iov[0].iov_base = str0;
           iov[0].iov_len = strlen(str0);
           iov[1].iov_base = str1;
           iov[1].iov_len = strlen(str1);

           nwritten = writev(STDOUT_FILENO, iov, 2);

VEDERE ANCHE

       pread(2), read(2), write(2)

COLOPHON

       Questa  pagina  fa parte del rilascio 5.10 del progetto Linux man-pages. Una descrizione del progetto, le
       istruzioni per la segnalazione degli  errori,  e  l'ultima  versione  di  questa  pagina  si  trovano  su
       https://www.kernel.org/doc/man-pages/.

TRADUZIONE

       La  traduzione  italiana di questa pagina di manuale è stata creata da Giulio Daprelà <giulio@pluto.it> e
       Marco Curreli <marcocurreli@tiscali.it>

       Questa traduzione è documentazione libera; leggere la GNU General Public License Versione 3 o  successiva
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Linux                                           21 dicembre 2020                                        READV(2)